Escursioni in Basilicata con la Guida Escursionistica Giuseppe Cosenza.
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Se avete bambini consultate la pagina Trekking per Ragazzi
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Itinerari
DO10. Dolomiti lucane: Il Monte dell’Impiso
DO20. Dolomiti Lucane: trekking dell’angelo
JO10. Il Bosco di Policoro
JO20. Timpa Petrolla
JO30. Tursi e la Rabatana
JO40. Area Wilderness Torrente Candela
JO50 Monte Coppolo: le fortificazioni lucane
MA10. Anello del Redentore
MA20. Trekking a Trecchina
MA30. Monte Crivo
MT10. Matera e la Gravina
VA10. I Calanchi di Aliano
VA20. Grumentum e lago del Pertusillo
VA30. Monte Volturino
VU10. Monte Vulture
I nostro itinerari non hanno obiettivi sportivi/agonistici. Si cammina per il piacere di immergersi quanto più possibile nella natura.
Da Pietrapertosa, salendo lungo Costa Cervitale si raggiunge per un percorso panoramico il Monte dell'Impiso e il Bosco di Monte Piano. La vista raggiunge orizzonti lontani abbracciando quasi interamente la Basilicata: il Pollino, il Sirino, i rilievi dell'Appennino Lucano, il Vulture fino al Mar Jonio.
km 13, dislivello m 600, 6 ore
Trek lungo l'antica mulattiera (oggi "percorso delle Sette Pietre") che collega i borghi di Pietrapertosa (m 1088) e Castelmezzano (m 750), nel cuore delle Dolomiti Lucane. Visita di Castelmezzano e passeggiata fra le guglie di arenaria che circondano il borgo e ne caratterizzano il paesaggio. Rientro, per lo stesso sentiero, a Pietrapertosa.
Si può inserire in questo percorso anche il “Volo dell’Angelo”
km 10, dislivello m 600, 6 ore
Il Bosco di Policoro è ciò che resta delle foreste che un tempo occupavano le pianure Joniche della Basilicata. Un bosco descritto da Norman Douglas come la “giungla” formato da farnie, frassini pioppi e ontani secolari, in gran parte sostituito oggi da rimboschimenti di pini ed eucalipti. Oggi si possono ancora godere le meravigliose dune coperte da ginepri secolari e punteggiate da magnifici gigli di mare.
Lungo i canali e le sponde del fiume Sinni è possibile avvistare la Lontra mentre è segnalata la presenza del capriolo e del lupo. E' possibile avvistare Aironi bianchi, grigi e garzette, il martin pescatori e qualche rapace, come il falco pescatore.
Si camminerà per circa una decina di km, praticamente senza pendenze, sul livello del mare.
A Policoro si potrà visitare, il centro recupero delle Tartarughe marine del WWF, il Castello, gli scavi archeologici e il ricchissimo museo della Siritide.
Circa 3 ore – Km 11 – Dislivello “metri 0”
Esplorare Timpa Petrolla e Craco: luoghi incantati della Basilicata
Escursione per esplorare un paesaggio unico che circonda la misteriosa Timpa Petrolla, aguzzo spuntone di roccia, che si eleva tra Craco, Pisticci e Montalbano Jonico. Sulla cima i ruderi di un fabbricato incastonato a strapiombo sullo specchio di una faglia e tutto intorno alla collina resti di cocci ceramici e altri segni indicano frequentazioni che si perdono nella notte dei tempi.
Camminando tra le bianche colline argillose erose dalle piogge e spaccate dal sole si scoprono specie erbacee con particolari adattamenti a questi ambienti difficili come Atriplex halimus e Lygeum spartum. In primavera il verde intenso dei campi si perde nell'orizzonte e nasconde numerose orchidee e piccoli fiori di una grazia insolita come il tulipano dei campi, il giglio dei poveri e la fanciullaccia.
Le macchie fitte di lentisco e fillirea offrono nascondiglio e refrigerio ai cinghiali, al lupo, all'istrice mentre non è raro vedere il maestoso nibbio reale che volteggia nel cielo. Tra i cardi troviamo coelotteri dai colori accesi come il Purpuricenus kaehleri e cavallette rare come Prionotropis appula.
Con la visita al paese abbandonato di Craco, l'escursione a Timpa Petrolla diventa una esperienza indimenticabile in uno dei luoghi più affascinanti e sconosciuti della Basilicata.
Craco è un antico paese, abbandonato a causa di problemi di stabilità del terreno, diventato un luogo turistico e un set cinematografico molto popolare.
Partendo dalla piazza centrale dell’antico centro di Tursi, si raggiunge la Rabatana, borgo semiabbandonato che fu un insediamento arabo. Questa città ha dato i natali ad
Albino Pierro, poeta in odore di Nobel, sconosciuto agli italiani, che creò uno speciale sistema grafico-fonetico adatto al "tursitano" importante dialetto dell'area Lausberg per raccontare in versi i luoghi e i fatti della sua terra.
Da qui si torna al punto di partenza seguendo un percorso panoramico, passando per l'affascinante Convento di San Francesco fuori le mura, con vista sul paese.
Dopo Tursi si può raggiungere la "cattedrale nel deserto" di Santa Maria d'Anglona sul sito dell'antica Pandosìa, misteriosa città perduta al centro di luoghi che videro Alessandro il Molosso e Pirro protagonisti di battaglie per il controllo della Magna Grecia.
Circa 3 ore – 4 Km – dislivello 180 m
Il Torrente Candela è un affluente del Fiume Sinni che per parte del suo corso scorre in un profondo solco roccioso con fantastici salti di acqua e pozze cristalline. Il percorso comincia dove un tempo a causa di una frana si era formato un laghetto, oggi coperto interamente da un bosco di salici e con qualche splendido esemplare di vite selvatica. La vegetazione presenta leccio, pino d'aleppo, lentisco ed altre specie tipiche della macchia mediterranea. Per la fauna si segnala il Nibbio Reale, la Poiana, l'Istrice, il Gatto Selvatico ed è stata segnalata anche la Lontra.
Spettacolare sono le gole e le pareti rocciose di flysh, sedimenti marnosi-argillosi misti a calcare.
Da poco tempo è stata riconosciuta come Area Wilderness
Monte Coppolo (890 m) è un piccolo rilievo nel versante lucano orientale del Parco Nazionale del Pollino con una splendida vista verso tutta la costa Jonica della Basilicata.
Proprio per questa sua posizione strategica nel IV sec. fu utlizzato come insediamento da una tribù lucana. La sua vetta si raggiunge con un facile percorso che si snoda attraverso resti di fortificazioni, torri e cocci di ceramica.
Al termine dell'escursione ci fermiamo ad osservare poco lontano alcuni bellissimi alberi secolari.
Salendo per stretti vicoli si raggiunge il centro storico di Maratea. Da qui dopo una breve pausa ristoro ci si inerpica per lo stretto sentiero immerso nella macchia mediterranea fino alla Madonna degli Ulivi e infine attraversando il vertiginoso antico centro di Maratea si raggiunge la statua del Redentore. Da questo punto si può ammirare l’intero Golfo di Policastro e nelle giornate più limpide si vede anche lo Stromboli. Dopo aver goduto lo splendido panorama sulla costa si scende a Maratea per una via panoramica fino al centro storico e si può raggiungere anche il Porto di MAratea o altra località sul Mare per un bagno .
Circa 5 ore – Km 9 – Dislivello in salita 650 m e in discesa 650 m
Dal centro storico di Trecchina, passando per il castello medioevale, si sale percorrendo un sentiero utilizzato dai devoti della Madonna del Soccorso per la processione al Santuario. Il sentiero attraversa boschi di caducifoglie e in particolare castagni della varietà trecchinese, dal pregiato frutto. Raggiunto il Santuario si può ammirare uno splendido panorama mozzafiato tra il Tirreno e la Basilicata interna.
Circa 5 ore – Km 10 – Dislivello in salita 680 m e in discesa 120 m
Bellissima escursione panoramica sulla lunga cresta del Monte Crivo. Questa montagna ha i fianchi che cadono a picco sul centro storico di Maratea. Dalla vetta si ha una splendida vista sul Golfo di Policastro e sulla Basilicata interna.
Per chi ama il mare e la montagna questa escursione sulla costa di Maratea è la giusta proposta.
Possibile partire da Trecchina e raggiungere Maratea o viceversa.
Il percorso nel paesaggio tipico della Murgia Materana attraversa paesaggi con vegetazione mediterranea calda e xerofila. I percorsi possono essere avere diverse destinazioni, come Cristo La Selva o Murgia Timone.
Splendidi affacci panoramici, vista sulla città da angolazioni diverse, visite a chiese rupestri, grotte, cisterne, siti archeologici. Uno scenario spesso utilizzato come location per film.
Ovviamente prima e dopo l'escursione si potrà approfittare di visitare la città e partecipare alle iniziative culturali in corso.
Pensate a Matera come punto di arrivo o partenza per un
Trekking in Basilicata
Si raggiunge Aliano, cittadina famosa per aver ospitato i fatti narrati nel libro “Cristo si è fermato a Eboli” camminando lungo un percorso che attraversa il paesaggio semidesertico dei calanchi, formazioni argillose dovute all’azione estreme della pioggia e della siccità.
Visita al centro storico e visita al museo dedicato a Carlo Levi.
Circa 3 ore – Km 10 – Dislivello in salita 450 m e in discesa 300 m
Grumento Nova, ex Saponara, è un importante centro della Val d’Agri, tornata alle cronache per lo sfruttamento di imponenti giacimenti petroliferi. Ma è soprattutto una importante area a vocazione agricola con prodotti di eccellenza come il Canestrato di Moliterno, i Fagioli di Sarconi. Interessanti sono i ritrovamenti archeologici, essendo via di comunicazione (Via Herculea) tra la Campania e lo Jonio, fu teatro delle guerre sannitiche e annibaliche. Durante il nostro percorso visiteremo anche gli scavi di archeologici di Grumentum sulle sponde del Lago Pertusillo fino a Bosco Maglie.
4,30 ore – Km 9 – Dislivello in salita 377 m e 380 in discesa
Val d’Agri e Monte Volturino
Il Monte Vulturino ( 1835 m) è una delle principali vette del Parco dell’Appennino Lucano, che offre l’opportunità di una magnifica vista panoramica su tutta la dorsale appenninica della Basilicata, rendendo visibile l’impressionante lavoro delle forze telluriche che hanno modellato questa regione.Il percorso è una anello panoramico in faggeta con vista sulla Val D'agri.
Visita alla misteriosa Civita di Marsicovetere
Tempo circa 3 ore
Si parte dai due laghetti vulcanici posti sulle pendici del vulcano spento del Vulture. Visita dell’Abbazia di San Michele, situata in posizione spettacolare con vista sui laghi, e luogo di pellegrinaggi devozionali e tradizioni di cultura popolare.
Inizio del trek che, per strada sterrata e facile sentiero, conduce in vetta (m 1300) attraversando un ambiente forestale caratterizzato da abeti, faggi e cerri. Dalla cima splendidi panorami su Melfi e sull’ondulato paesaggio che si estende sino alla Puglia. Rientro ai laghi per un altro sentiero.
km 15, dislivello m 600, 6 ore
Legenda
Le nostre escursioni si dividono in 3 categorie:
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