Viaggiare in Polonia: Parco Nazionale di Bialowieza

Bialowieza è l’ultimo lembo di foresta temperata primigenia europea abitato dai Bisonti europei. Tra la Polonia la Bielorussia è arrivata intatta attraverso i secoli fino ad oggi perchè riserva di caccia dei Sovrani Lituani e degli Zar Russi, che venivano fino a qui per dilettarsi nella caccia sopratutto al bisonte. Visitare Bialowieza significa passeggiare in una foresta con alberi giganteschi, abitata da Cervi, Caprioli, Linci, Lupi, Alci e i fantastici Bisonti Europei (Bison bonasus) che proprio qui si sono salvati dall’estinzione. Abeti rossi, Pini silvestri, Farnie, Betulle, tappeti di muschio, stagni, fiumi e ruscelli dove spesso si vedono i segni dell’attività dei castori, evocano la foresta primigenia come la videro i Romani quando tentatoro di conquistare, fallendo, il centro Europa. Il viaggio è previsto per la fine dell’Autunno o per l’Inverno, il momento migliore per assaporare i colori della Foresta polacca e per seguire ed osservare i grandi mammiferi. La visita del Parco nazionale sarà condotta da guide locali esperte in grandi mammiferi. I percorsi sono praticamente pianeggianti, senza difficoltà alcuna e per il Bisontewatching ci si sposta in auto per raggiungere le aeree migliori. Per informazioni guida@viaggiarenelpollino.it (scrivete inserendo nell’oggetto della mail...
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Dal Pollino a Matera

L’essenza della Basilicata. Dai paesaggi alpini del Pollino con i Pini Loricati millenari e le faggete vetuste, attraversando le colline calanchive e aride del Materano fino alla splendida Citta dei Sassi.   Per informazioni: Telefono 347.26.31.462 oppure a guida@viaggiarenelpollino.it Qui potete sfogliare, scaricare e stampare le nostre proposte di visita dettagliate La Serra delle Ciavole: il Cimitero dei Pachidermi Sicuramente la più bella escursione per l’estensione del panorama e l’unicità dei paesaggi. Escursione lunga ma di media difficoltà. Si racconta che gli Elefanti, vicini alla fine della loro vita, vadano a morire nei cosiddetti “cimiteri degli elefanti”. La prima volta che camminai a Serra delle Ciavole (1981) ebbi l’impressione di camminare in un cimitero di elefanti e per questa ragione usai l’espressione “Cimitero dei Pini Loricati” proprio perché sembrava che i nostri pachidermi arborei, come gli elefanti, facessero la stessa cosa. Una escursione unica, arricchita dal fascino dei Piani di Pollino che bisogna attraversare godendone l’intera spazialità. Le Faggete della Coppola di Paola. Forse la faggeta più bella del Pollino di recente, grazie ad uno studio dell’Università della Tuscia, riconosciuta come patrimonio dell’Unesco. Si attraversano selvaggi lembi di faggete vetuste, forse che non hanno subito nell’ultimo secolo tagli forestali, camminando su un percorso libero senza vedere mai il cielo, con a terra faggi schiantati e lasciati al loro naturale destino. Si incontrano alberi maestosi e in vetta si vedono panorami sconfinati: i Massicci del Pollino e dell’Orsomarso, la Sila, la Basilicata tutta e le Isole Eolie. Escursione impegnativa a causa di tratti fuori sentiero. Timpa di Pietrasasso e Timpa delle Murge Una escursione tra antiche colate laviche sottomarine poi emerse che, dopo milioni di anni, conservano il loro aspetto originale. Il paesaggio, punteggiato di agrifogli e cerri, presenta caratteri peculiari rispetto al resto del Massiccio del Pollino. Al termine visita a San Costantino Albanese e al Laboratorio di Zampogne e strumenti tradizionali. Aliano Cittadina famosa per aver ospitato i fatti narrati nel libro “Cristo si è fermato a Eboli” da Carlo Levi. Ci si inoltra per un percorso che attraversa il paesaggio semidesertico dei calanchi, formazioni argillose dovute all’azione estreme della pioggia e della siccità. Nel centro storico si visiterà il museo dedicato a Carlo Levi. Craco e Parco dei Calanchi Visita guidata a Craco, il famoso paese abbandonato negli anni 80 a causa di una grossa frana: Il centro storico è oggetto di grande interesse cinematografico come location...
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Basilicata Coast to Coast

Con questo tour si percorrono sentieri nell’area sud della Basilicata tra il Mar Jonio e il Mar Tirreno. Le tappe a vostra scelta prevedono sulla direttrice est-ovest escursioni nelle seguenti aree: Costa di Maratea, Parco Nazionale del Pollino Valle del Sinni e/o Val d’Agri Area dei Calanchi Bosco di Policoro e Metapontino. Detour a Matera Si potrà modulare il programma in base ai vostri interessi culturali e alle capacità fisiche. Non essendo un cammino continuo ma un set di escursioni, sono necessari spostamenti in auto da una località all’altra e per le strutture con alloggi. Gli spostamenti avvengono con mezzo privato o a noleggio. Non è possibile muoversi con mezzi pubblici a meno che non si abbia a disposizione tanto, tantissimo tempo. Le escursioni lungo la direttrice dell’itinerario potrete sceglierle nella pagina escursioni Per informazioni guida@viaggiarenelpollino.it – telefono...
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Trekking in Basilicata

Spiagge, coste, montagne, fiumi, foreste, calanchi: un paradiso per l’escursionismo naturalistico e culturale. Il nostro elenco di Escursioni in Basilicata Vi suggeriamo quattro possibili direttrici escursionistiche in Basilicata che prevedono il trasferimento da una località escursionistica all’altra con mezzi motorizzati. In genere è consigliabile scegliere almeno 2 località di pernottamento. Se avete già una idea di cosa fare contattateci e ne verifichiamo la fattibilità Per informazioni: Telefono (anche “whatsapp”) 347.26.31.462 oppure a guida@viaggiarenelpollino.it A questi link trovate dei suggerimenti su come pianificare dei tour in Basilicata Rosso: un intero giro della Basilicata (necessario più di 1 settimana) Giallo: Maratea – Pollino – Matera Verde: Traversata della Basilicata  Azzurro: Coast to Coast via val d’Agri (per chi ha già visto il Pollino) Cliccando l’itinerario sulla mappa si apre una finestra con una breve descrizione. La Basilicata è una regione prevalentemente montuosa bagnata da due mari: Il Tirreno ad Ovest, lo Jonio ad Est. La sua colonna vertebrale è l’Appennino Lucano che, dal vulcano spento del Vulture a Nord, termina con le vette del Massiccio del Pollino a Sud, al confine con la Calabria. Solo viaggiando attraverso i variegati paesaggi di questa regione si può capire qual è il senso della ambigua denominazione dei suoi abitanti, che continuano a farsi chiamare Lucani a dispetto della denominazione ufficiale Basilicata. Fatte pochissime eccezioni, i suoi abitanti vivono da sempre in un territorio vasto e scarsamente antropizzato, frammentato in piccoli centri, divisi da valli e montagne, nella continua competizione con una natura difficile e a volte ostile. Attraversando la Basilicata capiremo l’estrema eterogeneità del territorio: dalle solide rocce calcaree coperte di foreste e punteggiate di sorgenti, alle grandi distese di argilla coperte di ulivi e cereali segnati dagli imponenti sistemi erosivi dei Calanchi, dalle scogliere rocciose di Maratea alle dolci spiagge del Metaponto . Incontreremo paesi abbandonati, nuovi insediamenti, imponenti cattedrali nel deserto, rabatane arabe, città romane e greche, frutto di cambiamenti storici e socio-politici epocali. Ovunque cibi nuovi e unici da assaggiare, frutto del sapiente lavoro dei contadini che da questa terra hanno tratto frutti, vilipesi e disprezzati fino a qualche anno fa, oggi di altissima considerazione nei migliori ristoranti...
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Cercatore di Patriarchi

Nel 2018 è stata riportata sulla stampa la notizia della scoperta di un Pino Loricato di quasi 1300 anni, ma sono centinaia gli alberi di età vetusta: vivete anche voi l’esperienza del “cercatore di alberi” Definizione di “Cercatore di alberi” Cercatóre di alberi – s. m (pl. cercatóri di alberi). – 1. Uomo o donna che dedica parte della propria esistenza alla ricerca di alberi monumentali, secolari o di pregio. – 2. Uomo o donna che opera in un ente che si occupa della tutela degli alberi nelle città, nelle campagne o nei boschi. – 3. Uomo o donna ossessionato dalla bellezza degli alberi. Se ti riconosci in una di queste definizioni di Tiziano Fratus* vieni nel Pollino a fare il cercatore di alberi monumentali, anzi di Patriarchi! Si, perchè il Parco Nazionale del Pollino per chi ama i grandi alberi, nasconde un enorme tesoro di patriarchi arborei: Abeti, Pini, Castagni, Querce, Pioppi, Faggi. L’Ente Parco ha censito oltre 127 alberi monumentali. Alcuni di loro si avvicinano ai 1000 anni di età. Sconfinando fuori dal Parco ci sono centinaia di alberi censiti dal CFS! Vi condurremo alla scoperta di questi alberi monumentali spostandoci per le campagne e i boschi del Parco, raggiungendo le faggete vetuste della Coppola di Paola e Cozzo Ferriero, il bosco dei Tassi ed infine gli immancabili Pini Loricati. Per informazioni: Telefono 347.26.31.462 oppure a guida@viaggiarenelpollino.it *Tiziano Fratus “Homo radix” autore del “Manuale del perfetto cercatore d’alberi“...
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